Wattmetro elettrodinamico Allocchio Bacchini & C. matr. N° 22835

Wattmetro elettrodinamico Allocchio Bacchini & C. matr. N° 22835.
Le seguenti caratteristiche sono tratte dal foglio posto all`interno del coperchio.

È un wattmetro per basso fattore di potenza con un errore inferiore a ± 0,5 % della lettura di fondo scala con frequenze fino a 60 Hz. Con le bobine poste in serie si hanno le due coppie di valori: 5 A 75 V e 5 A 150 V; con bobine poste in parallelo si hanno le due coppie di valori: 10 A 75 V e 10 A 150 V.
Il sovraccarico massimo del circuito amperometrico è del 100 %; il sovraccarico massimo del circuito voltmetrico è del 50 %.
L`induttanza approssimativa delle bobine fisse in parallelo è di 0,353 mH; l`induttanza approssimativa delle bobine fisse in serie è di 0,127 mH. L`induttanza approssimativa della bobina mobile è di 9,1 mH. La resistenza del circuito amperometrico in parallelo è di 43 mΩ; la resistenza del circuito amperometrico in serie è di 174 mΩ. La resistenza del circuito voltmetrico per 75 V è di 2461 Ω; la resistenza del circuito voltmetrico per 150 V è di 4922 Ω. La taratura è stata fatta a 29 °C a Milano il 2-12-1935.
Le cause di errore nella misura con questo strumento sono di tre tipi: autoconsumo, errore di fase, classe.
Uno strumento elettrodinamico è costituito essenzialmente da una bobina fissa e da una bobina mobile; quando le due bobine sono percorse da correnti sinusoidali, sulla bobina mobile agisce una coppia, il cui valor medio è proporzionale al prodotto tra i valori efficaci delle due correnti e il coseno dell`angolo di sfasamento tra le correnti stesse.
Uno strumento di questo tipo fornisce l`indicazione della potenza attiva assorbita da un carico se una delle due bobine, solitamente quella fissa, è attraversata dalla corrente che entra nel carico, mentre l`altra, solitamente quella mobile, è attraversata da una corrente che in modulo è proporzionale alla tensione presente ai capi del carico.
Ciò si ottiene semplicemente ponendo un resistore di valore opportuno in serie alla bobina mobile. Tuttavia, poiché la bobina mobile presenta un`induttanza non nulla, la corrente che attraversa questa bobina risulta sfasata rispetto alla tensione applicata ai suoi capi di un certo angolo che durante la misura si va sommare allo sfasamento vero e proprio del circuito oggetto della misura stessa.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.