Accoppiatore variabile Allocchio Bacchini & C. Matr. N° 19116, prove sperimentali 2ª parte



Prove sperimentali su accoppiatore variabile Allocchio Bacchini & C. Matr. N° 19116. Seconda parte.
Se la corrente i1 (vedere la prima parte scrivendo  “Accoppiatore” su Cerca) è alternata sinusoidale, nel caso di mutua induzione tra due bobine si può giungere alla seguente formula V2 = – k · (√ L2 / L1) · V1 , dove V1 e V2 sono in notazione complessa.
Se le due bobine sono avvolte nello stesso senso permane il segno – e le due f. e. m .  sono in opposizione di fase; se le due bobine sono avvolte in senso opposto il segno diventa + e le due f.e.m. sono in fase.
Nella prova sperimentale la frequenza di alimentazione è di 104,74 kHz, la tensione di alimentazione è di pochi volt.
La bobina superiore viene alimentata ed è collegata all’oscilloscopio a doppia traccia.
La lettura sul goniometro del disco superiore ci indica le posizioni relative assunte dalle due bobine.
Anche l’altra bobina è collegata con l’oscilloscopio ed ha l’indice che serve per leggere il goniometro e funziona a vuoto.
Per 0° letti sulla bobina alimentata (primaria), sulla bobina secondaria si ha uno sfasamento di 180° e l’ampiezza della tensione è massima poiché l’accoppiamento mutuo è massimo, foto n° 1; per 45° letti sulla bobina alimentata (primaria), sulla secondaria si ha una ampiezza intermedia e uno sfasamento che si osservano nelle foto n° 2.
Bibliografia: S. Malatesta, Elementi di Radiotecnica Generale, C. Cursi, Pisa 1961.
Foto ed esecuzione sperimentale di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
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