Ottimetro a quadrante

Ottimetro a quadrante.
Questo strumento non è rinvenibile negli inventari e non reca alcun segno di riconoscimento.
Da un sommario esame appare comunque antico.
Esso serve sicuramente per misure di lunghezze con precisione di 1/100 di millimetro.
Chi scrive e il P.I. Angelo Sgammini hanno svolto una indagine sul suo funzionamento misurando il passo della filettatura di una vite.
Sembra che si possa eseguire una misura solo se le distanze tra due punti siano complanari al tavolino sottostante il microscopio.
Il suo uso è molto semplice: si posiziona il primo punto sotto al microscopio, portandolo bene al centro del reticolo inciso otticamente, con la manopola grande; la messa a fuoco si fa agendo sulla manopola a fianco del microscopio e dunque si prende nota della lettura sul quadrante. Poi si sposta il microscopio, ancora per mezzo della manopola grande, fino a inquadrare bene il secondo punto, dopo di che si prende nota della lettura sulla scala.
Il quadrante, sul quale ruota un indice ad ago, è diviso in quattro parti uguali, come si vede nelle foto: ad ogni parte corrisponde l`avanzamento di un millimetro e la rotazione dell`indice di 90° ed ogni parte è divisa in cento parti uguali; quindi un giro completo dell`indice corrisponde a 4 mm.
Una scala lineare di portata 50 mm, ben visibile nella foto, fornisce la lettura grossolana in mm.
La misura della lunghezza si ottiene dunque per differenza.
Il braccio che porta sia il microscopio sia il quadrante può essere regolato in altezza mediante una terza manopola. Purtroppo l`usura ne ha minato l`attendibilità delle misure.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
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