Ottimetro con supporto orizzontale Carl Zeiss Jena, 2ª parte ( Museo MITI)

  Ottimetro con supporto orizzontale Carl Zeiss Jena, matricola N° 1852. Seconda parte.
Completo di accessori. Nell`inventario D del 1937 al n° 1004 si legge: «Ottimetro a supporto orizzontale Zeiss completo di dispositivi; ₤ 23685; importato da Meccanoptica – Milano».
Su un becco è scritto: “Optimeterseite” e sull`altro: “Pinolenseite”.
Riportiamo qui di seguito in maniera integrale alcuni brani tratti dal catalogo sugli strumenti di misura della Carl Zeiss-Jena (avvertendo il lettore che eventuali termini impropri presenti nell`edizione italiana sono forse dovuti ad una cattiva traduzione): Utensili e strumenti di misura e controllo, Schuchardt & Schütte A.-G., Milano 1929, sede centrale Berlino.
«L`ottimetro è una macchina misuratrice appropriata per eccellenza alle misure di lavoro e di controllo. I risultati della misura sono indipendenti da viti e da indici meccanici, e la misura consiste in una comparazione ottica rispetto ad un pezzo campione con valutazione numerica della deviazione fino a ± 0,1 mm e lettura immediata a 0,001 mm. I larghi intervalli esistenti tra i tratti della graduazione permettono la stima sicura di valori anche più piccoli. … Nella presente costruzione il tubo dell`ottimetro si presenta disposto in un supporto orizzontale che si presta per misure comparative di calibri cilindrici, dischi di controllo ed altri pezzi consimili, i quali, per la loro forma difficilmente si lasciano collocare in posizione orizzontale. I calibri cilindrici, dischi di misura ecc. possono essere esaminati anche in rapporto a difetti di cilindratura ecc. 
Il supporto regge una colonnetta innalzabile alla quale è applicato il tavolino. Questo scorre su sfere al fine di ridurre il più possibile l`effetto del peso del pezzo in esame ad al fine di ottenere un contatto leggero con la contropunta. Manovrando il tavolino nel senso dell`altezza si stabilisce se il pezzo è esente da conicità. All`illuminazione dell`ottimetro si può provvedere con luce diurna od anche con luce artificiale. … Per l`esame di calibri a forcella o ad anello forniamo un dispositivo complementare da applicarsi all`ottimetro orizzontale. Lo strumento così composto [l`esemplare nelle foto della scheda precedente N.d.R] serve per misure interne di calibri ad anello, di calibri a forcella, di anelli per cuscinetti a sfere ecc. Un calibro a forcella o ad anello può essere direttamente confrontato con aste di riscontro. Il meccanismo si compone di due sostegni a becchi, vincolati rispettivamente alla punta mobile ed al tubo dell`ottimetro. Poiché l`ottimetro serve fondamentalmente soltanto per misure comparative, si determinerà il diametro nominale per misure interne in base ad una misura di confronto. Il dispositivo per misure interne viene fornito con due becchi di forte spessore e due leggeri. La fig. 1 dimostra come avviene l`aggiustaggio dei due beccucci. L`ottimetro viene messo a zero con l`ausilio di questi due beccucci, dopo di che ad es. si può effettuare il controllo di un calibro a forcella come appunto si può rilevare nella fig. 2 . Nella fig. 3 è dimostrato come avviene l`aggiustamento diretto mediante i blocchetti di riscontro. Per questo aggiustamento devesi impiegare un blocchetto di dimensione corrispondente alla misura nominale, meno due volte la distanza frapposta tra un qualsivoglia punto, sia interno che esterno, della superficie di contatto. Per la misura dei punti di contatto debbonsi impiegare dei beccucci pesanti dello spessore di mm 13 e dei beccucci leggeri dello spessore di mm 6. La figura [dove si vede l`ottimetro completo, N.d.R.] fa rilevare il punto libero di contatto interno. I punti esterni trovansi invece a contatto della superficie interna dell`anello. Sulla parte esterna concava del braccio destro, che serve di sostegno ai beccucci, trovasi una piccola leva oscillante con la quale si può variare la pressione nei contatti tanto nelle misure di interni come nelle misure esterne (vedi fig. 1 e 3 ). Con la leva doppia ad alette, che trovasi esternamente al braccio stesso, viene spostata la punta di contatto di Agata. Queste due leve sono altresì utili per determinare con rapidità il massimo diametro, nel controllo di anelli di riscontro e simili. Per precisare invece il minimo diametro, al tavolo normale dell`ottimetro si applica una seconda tavola a croce, che è facilmente girevole attorno al suo asse verticale in modo da permettere la determinazione istantanea della misura di calibri a forcella e dei blocchetti di riscontro. Il tavolo è altresì spostabile in senso verticale per la misura di pezzi di varia altezza».
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Lo strumento è esposto al Museo MITI su proposta di Fabio Panfili.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo a cura di Fabio Panfili.
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