Ottimetro C. Zeiss verticale 3ª parte (Museo MITI)

Ottimetro C. Zeiss verticale. Terza parte.
Nell`inventario generale n° 6 del 1925 a pag. 52, n° 1579/21, si legge: “Ottimetro verticale con dispositivo misurazioni: sferiche, cilindriche e piane. ₤ 4000”. Nell`inventario del 1926 al n° 107-1579 si legge di nuovo: “Ottimetro verticale con dispositivo a misurare: sferico cilindrico e piano. ₤ 4000”.
Ma non si è certi che si tratti di questo esemplare.
Nelle foto, oltre al supporto che campeggia per le sue dimensioni e del quale si trova la descrizione delle applicazioni nella scheda relativa agli accessori dell`ottimetro C. Zeiss orizzontale, quinta parte , si vedono alcuni accessori contenuti nell`apposita cassetta.
Una figura è stata tratta da un libretto di istruzioni “Utensili e strumenti di misura e controllo, Schuchardt & Schütte A.- G. Milano 1929.” e mostra l`uso del dispositivo per la misura del diametro di fili.
Tra gli accessori c`è una punta di agata.
Dallo stesso libretto sono state ricavate le seguenti note. Nella figura è mostrato l`impiego del dispositivo per la misura dei diametri di fili di precisione. All`epoca fili sottilissimi erano usati nell`industria elettrotecnica e nella fabbricazione di gioielli.
La leggera pressione esercitata dalla punta di contato dell`ottimetro non li danneggia, anche se si tratta di fili di metallo dolce.
Con l`ottimetro si possono misurare con lettura diretta fili fino a 0,1 mm di diametro.
Il filo viene collocato su due perni con intagli a V in modo che sorpassi un piccolo rullo temperato e perfettamente rettificato che si trova tra i due perni. Questi sono leggermente molleggiati per evitare errori di misura qualora il filo in esame non fosse diritto. Il rullo posa su una superficie otticamente piana ed è pressato, tramite due mollette a lamina, contro un piccolo regolo di appoggio.
Un procedimento di misura è il seguente. Si toglie il rulletto mobile e si pone un blocchetto di riscontro dello spessore del diametro del filo da esaminare, tra la superficie di appoggio del rulletto ed il rulletto stesso. Si sposta quindi l`ottimetro in modo che la lancetta si porti in perfetta posizione di zero. Togliendo il blocchetto e ricollocando al suo posto il rullo si potrà determinare la differenza in micron fra la dimensione del filo in esame e la dimensione del blocchetto campione.
Per fili di diametro inferiore ad 1 mm, per i quali difficilmente si possono avere blocchetti di paragone corrispondenti, si fa uso di raggruppamenti di blocchetti. Dopo aver portato come in precedenza la lancetta sullo zero, si sostituisce il primo gruppo di blocchetti con un altro in modo che la differenza tra i due gruppi equivalga alla misura del diametro del filo in esame. Per queste misure viene impiegata una punta di agata con superficie piana. In una foto si vede l`elenco degli accessori posto sul coperchio della cassetta.
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Lo strumento è esposto al Museo MITI su proposta di Fabio Panfili.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo a cura di Fabio Panfili.
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