Isolatore in vetro C3 della Société de Poilly de Brigode Folembray

Isolatore elettrico in vetro C3 della vetreria francese FOLEMBRAY di proprietà della SOCIÉTÉ DE POILLY DE BRIGODE.
Nell`inventario n° 7 per reparto al n° 97/1408 si legge: “Folembray Campionario isolatori vetro verde pezzi 70 ₤ 1000. Lab. Macchine Ellett.”.
Le dimensioni di questo isolatore sono: altezza = 27 cm; diametro max = 25,5 cm.
Questo modello potrebbe essere classificato nella serie Delta.

Purtroppo l’etichetta che si vede nelle foto è rovinata e permette di leggere solo:  “SOCIE … DE POILLY D .. Essay… 120 00 VERRE… FOLEM …”.
Da cui si deduce che la prova di isolamento era di 120000 V.
La VERRERIER DE FOLEMBRAY sorgeva inizialmente sul castello dei nobili de Poilly e fu fondata nei primi anni del Settecento da tale Thévenot (in rete agli indirizzi citati sotto si trova la storia della vetreria accompagnata da foto, documenti, fatture e cataloghi, molti dei quali risalenti ai primi del Novecento).
La famiglia nobile de Poilly era di Folembray (dipartimento di Aisne ); la famiglia nobile de Brigode (originaria dei Paesi Bassi) dal 1862 si occupò attivamente della vetreria, e, tramite la società suddetta, gestiva la vetreria durante la prima guerra mondiale; pertanto il nostro esemplare potrebbe forse risalire a questa epoca.
Dalle foto dei documenti non più rinvenibili agli indirizzi in rete citati sotto, si apprende che la società francese nel 1909 possedeva un laboratorio per le prove sia meccaniche sia elettriche dei suoi isolatori e che nel 1913 funzionava ancora un gruppo convertitore con una potenza di 17 kW, alimentato da una corrente continua a 225 V, che produceva una corrente alternata a 50 Hz e 120 V.
Il trasformatore, con un rapporto di 1000, permetteva di ottenere 120 kV; per avere le variazioni di tensione si agiva sui reostati.
Le diverse combinazioni di reostati permettevano di ottenere al secondario da 15 kV a 120 kV.
Siccome dette tensioni risultavano insufficienti, in seguito venne installato un nuovo laboratorio con il quale si raggiunsero i 350 kV a 50 Hz.
Le prove meccaniche di trazione, flessione, compressione ecc. venivano fatte con una macchina molto robusta che permetteva uno sforzo utile di 6000 kg.
Le letture erano fatte su un dinamometro idrostatico graduato fino a 10 000 kg. Nel sito citato sotto si trovano foto di documenti da cui risulta che nel 1912 a Milano esisteva la “Società Anonima Italiana Isolatori Folembray _ Agente Generale Chinelli & C. – Milano”, che, come risulta in una cartolina del 1931, aveva sede a Fidenza, e che negli anni Trenta appunto divenne “La Società Anonima Vetraria Fidenza (o Fidenza Vetraria, [1937]) – vetrerie di Folembray” con sede e stabilimento a Fidenza. Inoltre in una pubblicità del 1928 si legge: “Società Anonima Italiana Isolatori Folembray _ Sede E Stabilimenti In Borgosandonnino (Parma) _ Isolatori in vetro speciale per Basse – alte – altissime Tensioni _ Isolatori sospesi _ Fornitori delle FF. SS. _ Agenti Generali Chinelli & C. – Milano ….”.
La copertina di un catalogo con in alto un isolatore simile a questo esemplare si trovava all’indirizzo: http://cedric1.perso.neuf.fr/images/archive/catalogue%20isolateur%201913/cata1.jpg

La fattura qui riportata era all’indirizzo: http://cedric1.perso.neuf.fr/images/archive/facture%20isolateur.jpg
e vi si leggono molti tipi di isolatori venduti, caratterizzati dal numero stampato su di essi; sull’esemplare qui presentato invece non si legge alcun numero.
Nel 2022 si può avere qualche notizia ad esempio all’indirizzo:
https://folembray.pagesperso-orange.fr/isolateur1.html .
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo provvisorio di Fabio Panfili.
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