Grande calibro R.I.T.I.N. 1,52 m (Museo MITI)

                 Grande calibro R.I.T.I.N.
Il calibro serve per misure di precisione di una lunghezza.   Questo calibro a corsoio è notevole per le sue dimensioni: lungo 1,52 m, con i becchi di 29 cm in totale.
La sua portata fondo scala è di 1,330 m.

Esso reca la scritta artigianale: “Ro. Istituto Ind.le Nazionale di Fermo”.
Questo nome, attribuito alla Scuola nel 1907, fu mantenuto fino al 1935.
Tradizione vuole che sia stato costruito al Montani verso il 1930, ed è citato in una relazione redatta dal Preside Mario Stella il 30 novembre del 1937: «Dati statistici per la Mostra delle Scuole di Istruzione Tecnica del 1936, Regio Istituto Industriale Nazionale “Filipppo Corridoni” Fermo».
Però nell`inventario particolare del 1919 al n° 1439 si legge: “Calibro centesimale a corsoio al nonio lung.a  m 1,50 con graduazione in pacfong dentro urna a vetri appoggiata su cavalletto di ghisa. ₤ 200”.
La descrizione corrisponde bene.
Le incisioni delle scale e dei numeri sono su materiale di color argenteo, probabilmente packfong: una lega di rame zinco e nichel detta anche alpacca.
Un bravo artigiano avrebbe saputo scrivere sia i numeri che la scritta R.I.T.I.N. con maestria ma con le visibili imperfezioni che lo rendono unico.
Le divisioni incise però sono molto nette e precise e sono state fatte chiaramente dopo la giunzione del packfong.
La scala sottostante è muta.
Il packfong è calettato sulla base di acciaio inossidabile. Il nastro ha uno spessore di 2,5 mm, è a sezione trapezoidale ed è stato fatto scorrere nell`incavo realizzato nella base di acciaio.
Si nota in corrispondenza del 900 mm una giunzione a coda di rondine, forse resa necessaria dalla lunghezza straordinaria del calibro rispetto ai nastri di packfong in dotazione.
Il nonio è veramente particolare. Nella parte superiore è diviso in 50 parti che corrispondono a 49,5 mm sulla scala numerata. Mentre nella parte inferiore il 50 del nonio è spostato di mezzo millimetro verso destra rispetto allo zero superiore, in modo che il numero 100 del nonio si trova a 50 millimetri della scala inferiore muta.
La precisione del calibro è di un centesimo di millimetro poiché il nonio divide 49,5 mm in 50 parti, nella parte superiore e di nuovo 49,5 mm in 50 parti nella sua parte inferiore. In questo modo il nonio è lungo la metà di quel che avrebbe richiesto un nonio che avesse confrontato le sue 100 divisioni con 99 mm su una sola scala.
La lettura al solito si fa osservando dove si trova lo zero del nonio per leggere i millimetri e poi cercando una coincidenza tra una delle tacche del nonio sopra o sotto e una di quelle delle due scale per leggere direttamente i centesimi.
La prima foto è di Daniele Maiani e  mostra il calibro nella sua custodia, quando era appeso alla parete del Laboratorio di Tecnologia Meccanica; in basso vi è un metro campione.
Il calibro è esposto al Museo MITI, come si vede in una foto sotto, su proposta di Fabio Panfili.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e ricerche di Fabio Panfili. Testo di Fabio Panfili e Claudio Profumieri.
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