Carillon elettrico


Carillon électrique ou sonnette, se composant de 2 cloches, devant être suspendue au conducteur.
Electric chime, consisting of two bells, to be hung from a conductor.

Nell’inventario del 1906 a pag. 168, n° 668, si legge: “Scampanio elettrico. Condizione cattiva ₤ 2”.
È dichiarato già in esistenza e destinato al Gabinetto di Elettrotecnica. È privo di marca.
Come si vede nelle foto e nelle figure, mancano sia un campanello sia il filo di seta con il pendolino. Nella seconda e nella quarta foto abbiamo voluto far vedere come avrebbe dovuto essere nella sua completezza, per quanto ci lascia perplessi l’assenza di un isolatore necessario sul sostegno del campanello da porre in collegamento con una macchina elettrostatica.

Per farlo funzionare si collega il campanello elettricamente isolato ad un polo di una macchina elettrostatica, mentre l’altro viene collegato a terra, come si vede nel disegno esplicativo.
Il pendolino era in genere costituito da un pezzettino di sambuco, rivestito con un sottile foglio metallico (ad esempio di alluminio) e appeso mediante un filo di seta.
Il pendolino, inizialmente neutro, viene attratto per induzione elettrostatica dal campanello carico, lo urta, si carica per contatto dello stesso segno del campanello e viene respinto.
Va quindi ad urtare l`altro campanello cedendogli la carica che si disperde a terra e di nuovo viene attratto dal campanello carico.
La successione di urti da luogo allo scampanio, mentre la loro frequenza dipende essenzialmente dal potenziale del polo della macchina.
Si tenga presente che la capacità elettrica del campanello è molto piccola.
Se non si collegasse il secondo campanello a terra, questo si caricherebbe lentamente dello stesso segno dell’altro, respingendo il pendolino, e, anche nel caso in cui la ionizzazione dell`aria circostante scaricasse il campanello, il suo funzionamento ne sarebbe compromesso.

Come si vede  nella figura 92517 una variante consiste nel costruire il carillon con una bottiglia di Leida che sostiene un campanello: lasciamo immaginare al lettore i due modi per far funzionare il tutto. Con due suggerimenti: o si carica inizialmente la bottiglia, scollegandola poi dalla macchina, e si osserva cosa accade; o si mantiene il collegamento con un campanello e si osserva cosa accade al pendolino mentre la bottiglia posta sotto l’altro si va caricando lentamente. In entrambi i casi l’armatura esterna della bottiglia di Leida va messa a terra.
È bene far notare infine che il pendolino neutro viene attratto perché l’induzione elettrostatica non è simmetrica e provoca una sorta di “effetto marea”; cioè le forze di attrazione sul pendolino sono più intense delle forze repulsive.
La figura 1402 “Carillon électrique sur pied en fer”, pur se modificata, è a pag. 346 del Catalogue N° 22 Appareils de
Physique Max Kohl Chemnitz Saxe. Representants et Dépositaires pour la France Richard-Ch. Heller &
Cie. Paris. 1905; che si trova all’indirizzo:
http://cnum.cnam.fr/PDF/cnum_M9901.pdf .
La figura 5669 è a pag. 556 del Catalogue des Appareils pour l’Enseignement de la Physique construit par
E. Leybold’s Nachfolger Cologne, 1905; che si trova all’indirizzo:
http://cnum.cnam.fr/PDF/cnum_M9915_1.pdf .
Le figure 92516 e 92517 sono a pag. 839 del Catalogo Preiliste Nr. 100, Band III. Physikalische
Apparate Max Kohl A. G. Chemnitz del 1926; pagina che si trova all’indirizzo:
https://vlp.mpiwg-berlin.mpg.de/library/data/lit21186/index_html?pn=155&ws=1.5 .
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.