Synchro 1ª parte

Synchro, prima parte.
Nell’inventario D del 1956, in data 30 dicembre 1962, vengono elencati i synchro acquistati che poi sono stati assemblati nelle officine nelle due configurazioni che si vedono nelle foto di queste schede.
Al n° 3219 si legge: “Soc. Microtecnica – Torino. Sincro di alta precisione trasmettitore di comando tipo 18 CX6a”.
Al n° 3220: “Sincro trasformatore tipo 18 CT6a”.
Al n° 3221/2: “Ricevitori trasmettitori sincro tipo 3HF”.
Al n° 3223: “Trasmettitore differenziale tipo 3HDG”.

Lo stesso elenco si trova anche nell’estratto dell’inventario della Sezione Elettronica; unica differenza è la data: ottobre 1962.
Riportiamo qui di seguito nelle due schede ad essi dedicate le pagine tratte dal manuale di istruzioni della Soc. Microtecnica, risalente al luglio del 1962.
Le figure sono ingrandite per migliorare la consultazione. Ci scusiamo per alcuni difetti dovuti a problemi di scannerizzazione.

La Microtecnica fu fondata nel 1929 a Torino. Dopo la fine della seconda guerra mondiale, in cui la produzione di tipo militare era principalmente rivolta nella strumentazione come: bussole, giroscopi e micrometri, essa si specializzò nella produzione di strumentazione ed apparecchiature dedicate all’industria cinematografica. Fino al 1983 la sua produzione si diversificava sia nel campo civile nella strumentazione di precisione che nel campo militare per sistemi di attuazione elettromeccanica ed oleodinamica.
Una più breve descrizione dei Synchro si trova in: “ ingg. C. Concetti, A. Cupido. G. Lotti, Elettronica Industriale, Vol. II Componenti e Applicazioni, La Tecno Editrice – Fermo, 1976”.
Mi si permetta una rara nota personale: il prof. Giuseppe Lotti, nel suo primo anno di insegnamento al Montani, ebbe l’incarico di insegnare Macchine Elettriche al IV anno di Elettronica Sez. C della quale facevo parte. Queste ore erano necessarie per il raggiungimento delle 18 ore settimanali della sua cattedra di Elettronica. Ne conservo un bel ricordo.
Dal 1983 io, G. Lotti e Carlo Concetti ci ritrovammo colleghi al Montani dove ho insegnato Fisica fino al 2009. A proposito dei Synchro mi piace ricordare una persona molto conosciuta dagli allievi di Elettronica dell’epoca: il prof. Pasquale Salemme, insegnante tecnico pratico, che in un’ora di supplenza ci tenne una lezione teorica sui Synchro che ci lasciò ammirati per la profonda trattazione sul comportamento delle grandezze elettriche in gioco.
Ho avuto inoltre il piacere di conoscere l’ing. A. Cupido che, nei pochi anni di permanenza al Montani, ha lasciato l’impronta del suo sapere.

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Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e ricerche di Fabio Panfili.
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