Spato d’Islanda E. Leybold’s Nachfolger, Cöln-Rhein, due esemplari

Due spati d`Islanda.
Accessori N° 20 dell` apparecchio di proiezione E. Leybold`s Nachfolger, Cöln-Rhein.
Nell`inventario generale n° 6 del 1925, al n°2291/190 si legge: “Provenienza Zambelli Torino. Guernitura [sic] con 2 spati doppi; due nicols; due lenti. ₤ 1382,60”.
Si trovano inoltre nell`inventario particolare per categoria n° 6/7 del 1925/1927 al n° 709-2291 nell`elenco degli accessori del proiettore e, insieme agli altri accessori ai quali ci si riferiva sopra, sono valutati in totale ₤ 1382,60.
Nell`inventario D del 1937, si trovano nell`elenco degli accessori al proiettore al n° 351 e insieme agli altri accessori ai quali ci si riferiva sopra sono valutati in totale ₤ 500.
Lo spato d`Islanda è una forma cristallina trasparente di carbonato di calcio chiamata calcite le cui proprietà di birifrangenza furono scoperte da E. Bartholinus nel 1669. Per sfaldatura si ottiene un solido di forma romboedrica che si può vedere in un disegno della scheda relativa al nicol. Nel 1820 T. Young e A. J. Fresnel ne spiegarono la polarizzazione in modo soddisfacente per l`epoca con la congettura che le onde luminose fossero trasversali.
Un raggio di luce che entra nel cristallo subisce dunque una doppia rifrazione e i due raggi uscenti risultano polarizzati in direzioni tra loro perpendicolari.
Un raggio viene chiamato ordinario ed è dovuto ad un indice di rifrazione di 1,6583, l`altro è detto straordinario (indice di rifrazione 1,4684).
Gli indici sono stati misurati con una lunghezza d`onda della luce di 589 nm.
Il raggio straordinario deve il suo nome al fatto che ruota intorno a quello ordinario, quando si fa ruotare il cristallo; mentre quello ordinario ha il piano di polarizzazione del vettore campo elettrico normale all`asse ottico.
Se immaginiamo le molecole costituenti lo spato più lunghe che larghe, disposte con i loro assi lunghi paralleli a formare lunghe file (questa è la direzione dell`asse ottico), possiamo pensare che il campo elettrico oscillante della luce si comporti in modo diverso a seconda di come colpisce le molecole; da qui discende la birifrangenza e la doppia polarizzazione.
Questi due spati venivano inseriti nell`accessorio N° 19 (vedi la scheda scrivendo “porta spati” su Cerca).
Nel Catalogue of Physical Apparatus (with descriptions for use) E. Leybold’s Nachfolger Cologne, (Germany) dei primi del Novecento,
da pag. 106 a pag. 109, vi sono le spiegazioni dei vari esperimenti sulla polarizzazione eseguibili con gli accessori qui descritti.
A pag. 111 del catalogo, al N° 2163, si legge: “Fitting No. 19 with two calcite crystals Nr. 20, two nicols No. 21 and 22, two lenses No. 24 and 25 and two crystals holders No. 23 . . . $ 45,00”.
Esso è rinvenibile all’indirizzo:
https://www.sil.si.edu/DigitalCollections/trade-literature/scientific-instruments/files/52546/
Bibliografia:
AA. VV.
PPC Project Physics Course , Zanichelli Bologna 1977.
R. P. Feynman R. B. Leighton M. Sands, The Feynman Lectures on Physics, Vol. I, Addison-Wesley, 1964.
P. Fleury – J. P. Mathieu, Immagini Ottiche, Zanichelli, Bologna 1966.
E. Perucca, Fisica Generale e Sperimentale, Vol. II, UTET, Torino 1934.
F. W. Sears, Ottica, CEA, Milano 1982.
D. Halliday R. Resnick, Fisica 2, CEA, Milano 1982.
Per vedere gli altri accessori dell`apparecchio di proiezione della E. Leybold`s Nachfoger, Cöln-Rhein scrivere “Rhein” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni