Potenziometro Allocchio Bacchini & C. matr. N° 04488

Potenziometro Allocchio Bacchini & C. matr. N° 04488.     Nell`inventario generale n° 6 del 1925/1926 a pag. 26 n° 790/110 si legge: “Allocchio Bacchini Potenziometro grande modello n° 04488 per corrente continua ₤ 3.986,20”.
Al n° 791/111 si legge l`elenco:  “Allocchio Bacchini. Resistenze campioni per detto in manganina 0,1 – 1- -10 – 100 – 1000 – 10000 ohm. Quantità 6. ₤ 1686,15”.
La stessa nota appare nell`inventario particolare per reparto n° 8 al n° 152/790 di pag. 141.
Nell`inventario D del 1937 al n° 92 si legge:  “Potenziometro grande modello Allocchio Bacchini & C. n° 04488 per 2,01 V ₤ 7000… [segue poi un lungo elenco di resistenze campioni citate come accessori da 0,001 ohm a 20 °C, fino a 10.000 ohm; inoltre è citato un elemento campione tipo Weston N° 05186 a 19°C: e = 1,01908 V]”.
Le sue dimensioni sono 75 × 30 × 16 cm.
Le tre coppie di morsetti a sinistra in alto recano i segni + e – e da sinistra verso destra: × 1 ; × 2; × 3.
A questi corrispondono le posizioni della manopola a sinistra in basso che li seleziona, infatti reca le scritte: “PC; × 1; × 2; × 3”.
Sempre in alto al centro ci sono la marca e il numero di matricola; a destra in alto ci sono tre coppie di morsetti; la prima reca la scritta: “Pila campione”; la seconda: “Batteria”; la terza coppia: “Galvanometro”.
Le 5 manopole al centro (da sinistra verso destra) portano scritto: “Unità; Decimi; Centesimi; Millesimi; Decimillesimi”.
Della prima manopola a sinistra si è detto sopra.
Le altre 4 dicono: “ × 2000; × 200; × 20; × 2”.
La quinta a destra in basso seleziona le posizioni:  “CC; G; R; O”.
Il metodo potenziometrico serve per misure di tensioni continue col metodo di opposizione ed è basato su una misura di zero, pertanto di grande precisione. Il principio su cui si basa consiste nel confronto tra la tensione incognita e la f.e.m. di una pila campione ciascuna all`equilibrio e in opposizione ad una tensione realizzata con un sistema potenziometrico. In tal modo sia la pila campione che il generatore della tensione incognita non erogano corrente quando si ha l`equilibrio. Si misura dunque la tensione incognita a vuoto, evitando che si manifesti la caduta di tensione interna al generatore che comporterebbe un errore. Inoltre si evita di usare un voltmetro o un amperometro che introdurrebbero necessariamente un errore di misura dovuto alla loro classe di precisione. In definitiva la precisione del metodo potenziometrico dipende sostanzialmente dalle caratteristiche della pila campione e dall`incertezza sul valore della sua f.e.m. .
Per osservare gli schemi elettrici relativi al funzionamento di un potenziometro,  scrivere: “
Potenziometro H. Tinsley” su Cerca.
Bibliografia essenziale:
L. 
Olivieri ed E. Ravelli, Elettrotecnica-Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.