Macchina centrifuga con due tubi a V, Off. Galileo

                Macchina centrifuga con due tubi a V.
Casa costruttrice: Officine Galileo, matr. N° 60288. Nell`inventario per categoria n°7/8 a pag. 175 in data 1925 e n° 714/2296 si legge: “Officine Galileo Firenze. Apparecchio tubi inclinati”.
Poi nell`inventario D del 1933/1937, al n° 217, si trova un “Tubo di vetro inclinato montato per centrifugare acqua e mercurio”.
Ma forse questo esemplare, costituito da due tubi di resina sintetica, è stato ricostruito dopo una eventuale rottura dei tubi originali.

La figura B 289 si trova a pag. 29 del catalogo: Apparecchi per l’Insegnamento della Fisica a cura del
prof. R. Magini, Officine Galileo, 1940.
In un tubo vi è una sferetta di acciaio e nell`altro una di materiale leggero che era verniciata di rosso, ma ora è scolorita.
Chi scrive ha usato per anni questo dispositivo solo con acqua, nelle dimostrazioni sperimentali in
laboratorio.
Per eseguire la prova lo si pone sulla macchina per la rotazione e si fa osservare che la sferetta di acciaio giace sul fondo di un tubo, mentre nell`altro tubo la sfera leggera galleggia. Si avvia dunque la macchina aumentando gradatamente il numero di giri fino a che si ode uno schiocco: la sferetta di acciaio ha urtato la parte superiore del tubo, come ci si aspettava dall`effetto delle cosiddette forze centrifughe. Ciò che sorprende gli spettatori è il comportamento della sferetta leggera che galleggia sulla superficie d`acqua ma verso il fondo del tubo, sempre durante la rotazione. Le forze centrifughe danno luogo ad una sorta di campo gravitazionale nei due tubi dove si manifestano spinte di Archimede: la sferetta di acciaio va a fondo rispetto all`acqua perché più densa, ma si trova in alto; la sferetta leggera galleggia sull`acqua ma si trova in basso con l`acqua sovrastante. Una simile esperienza si può fare mettendo in un secchio trasparente, riempito a metà di acqua, oggetti come un piccolo sasso e una pallina di gomma. Si deve poi far ruotare il secchio su un piano verticale con una rapidità tale che, quando il secchio è nella posizione superiore, non cada nulla. Si osserverà che sia la pallina sia il sasso resteranno l`una a galleggiare, l`altro sul fondo del secchio. Anche qui la cosa notevole è che, quando il secchio è in alto la pallina si troverà in basso rispetto all`acqua, cioè galleggerà verso il basso.

La figura 175 è a pag. 193 di E. Perucca, Guida Pratica per Esperienze Didattiche di Fisica Sperimentale, N. Zanichelli, Bologna 1937; dove è scritto: «Centrifugazione (acqua, olio, pallini di piombo) … Pallini di piombo o mercurio P1, P2, acqua A1, A2, olio O1, O2 sono sovrapposti in ordine
di peso specifico decrescente. Ma con la rotazione attorno all’asse ζ ( basta una velocità di ~ 4 ÷ 5 hertz) la sovrapposizione avviene in ordine inverso: la sostanza di peso specifico maggiore va più in alto perché è più lontana dall’asse ζ. L’esperienza colpisce gli allievi, ma essi di regola distinguono male le sostanza P, A, O, durante la rotazione».

La figura 927 è a pag. 114 del Catalogue des Appareils pour l’Enseignement de la Physique construit par E. Leybold’s Nachfolger Cologne, 1905.
Rinvenibile all’indirizzo:
http://cnum.cnam.fr/PDF/cnum_M9915_1.pdf .
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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