Voltmetro elettrostatico Trüb, Taüber & Co. N° 471746

     Voltmetro elettrostatico Trüb, Täuber & Co S.A. Zurigo. N° di matricola 471746.
Acquistato dalla ditta Ing. Picker – Milano come riporta una targhetta posta sulla base.
 Non è identificabile negli inventari, collaudato il 6 maggio del 1938.
Lo strumento è in una cassettina di ambra e il quadrante è su bakelite.
La sua capacità e di 16 pF a 2000 V. Morsetti 0 al sistema mobile, isolati all`ebanite (rosso, nero). Morsetto 2000 al sistema fisso, isolato dall`ambra. Resistenza di protezione 600000 ohm al morsetto nero 0; 1000 ohm al morsetto rosso 0.
La correzione dello zero si esegue al solito ruotando la vite in basso.
Queste caratteristiche sono riportate all`interno del coperchio, come si vede nelle foto.
Il voltmetro elettrostatico deriva dagli elettrometri, in particolare dal tipo Thomson e la sua caratteristica peculiare è di assorbire pochissima corrente.

Esso infatti si può considerare un condensatore di piccolissima capacità e dunque in corrente continua assorbe solo una lievissima corrente iniziale di carica, mentre in corrente alternata ne assorbe continuamente ma sempre di valore estremamente piccolo.
Il suo funzionamento si basa sul potere attrattivo delle armature di un condensatore sia tra di loro che verso una lamina mobile, che può entrare tra queste.
Essa viene attratta verso l`interno da un “effetto marea” dovuto alla non uniformità del campo elettrico.
La coppia che fa ruotare la lamina mobile è proporzionale al quadrato della tensione applicata alle armature fisse sotto certe condizioni geometriche.
La coppia antagonista è data da molle a spirale.
Questo esemplare non è stato smontato da chi scrive per non comprometterne l`integrità, si presume comunque che il suo interno sia simile a quello riportato nella figura.
   Bibliografia: L. Olivieri ed E. Ravelli, Elettrotecnica -Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, da cui è tratta la figura.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.